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Legge di Hick in UX Design: come facilitare le decisioni degli utenti

Calendario26 settembre 2024

Redazione ABCRedazione ABC

Legge di Hick in UX Design: come facilitare le decisioni degli utenti

Nell'era moderna si tende sempre di più al minimalismo, soprattutto nel campo dell'UX design, dove l'obiettivo è la realizzazione di interfacce grafiche che rendano l'esperienza utente più semplice e piacevole possibile. Tuttavia, semplificare troppo, in alcuni casi, può ottenere l'effetto contrario, ovvero può rendere un sito "povero" agli occhi del pubblico e offrire per questo una cattiva esperienza utente.

Ma come si fa allora a trovare la giusta misura? La risposta è semplice: seguendo la cosiddetta legge di Hick! Si tratta di una serie di principi a cui deve attenersi l'UX Designer per creare un'interfaccia utente in cui le scelte siano ridotte, per evitare il sovraccarico decisionale, ma senza far sentire l'utente limitato nelle sue possibilità.

Che cos'è la Legge di Hick?

La Legge di Hick, deve il suo nome allo psicologo britannico William Edmund Hick nel 1952, e descrive il rapporto tra il numero di scelte disponibili e il tempo necessario per prendere una decisione.

Secondo questa legge, più aumentano le opzioni, più tempo impiegherà una persona a fare una scelta, a causa dell’aumento della complessità decisionale. Questo concetto è particolarmente rilevante nel design delle interfacce utente, dove una quantità eccessiva di scelte può portare a quello che si chiama "paralisi decisionale", riducendo l'efficacia e l'efficienza dell’interfaccia stessa.

Hick ha dimostrato che il tempo di decisione cresce logaritmicamente con l'aumento delle alternative. La legge di Hick viene applicata ampiamente nell’UX design per semplificare le interfacce, migliorando la navigazione e riducendo l'affaticamento decisionale dell'utente.

Legge di Hick e UX Design: applicazioni pratiche

Immagina di dover realizzare il sito Web di un e-commerce, che si occupa della vendita di libri. In totale, il catalogo include più di 1.000 titoli provenienti da ben 195 Paesi. Ecco allora che si pone un problema: come progettare il menu del sito Web per garantire un'esperienza utente ottimale?

Se scegliessi di creare una categoria per ogni Paese di provenienza, avresti un menu con 195 scelte possibili, il che renderebbe il sito impossibile da navigare. Per affrontare il problema è necessario restringere il numero delle categorie e creare una gerarchia, ovvero sottocategorie che si rivelano all'utente durante la navigazione.

Nel nostro esempio, potremmo prima dividere tutti i libri per genere letterario, poi creare delle sottocategorie che dividano i titoli sulla base della regione geografica. In questo modo avrai applicato la legge di Hick, ovvero avrai offerto al pubblico, a primo impatto, opzioni limitate per non sopraffarlo di informazioni.

Tecniche per applicare la Legge di Hick

Una tecnica di ultima generazione per applicare la legge di Hick nel design UX è l'uso di visualizzazioni dinamiche che si adattano in base alle azioni dell'utente. Si tratta di un approccio che permette di ridurre il carico cognitivo, presentando solo le opzioni più pertinenti in tempo reale.

Un esempio pratico si può osservare negli Adv, cioè annunci di prodotti o servizi in vendita. In questi casi, il sistema aggiorna automaticamente le opzioni disponibili man mano che l'utente interagisce con l'interfaccia.

Così facendo vengono presentati solo gli annunci pertinenti per l'utente, così da ridurre il rischio di sovraccarico decisionale e migliorare la navigazione, consentendo scelte più rapide e consapevoli.

Amazon e la Legge di Hick: un esempio concreto

Se guardiamo ai siti famosi è facile vedere come i brand di successo applichino assiduamente la legge di Hick.

In questo senso, Amazon è un ottimo esempio di come la Legge di Hick venga applicata proprio allo scopo di migliorare l'esperienza utente. Ad esempio, se analizziamo la fase di checkout, quando si compra qualcosa su Amazon, è facile trovare dimostrazione di quello che stiamo dicendo.

Nello specifico, immagina se, quando effettui il checkout, ti venisse chiesto, in una sola pagina, di scegliere e selezionare tutte le opzioni possibili che riguardano pagamento, spedizione o extra.

Se così fosse l'esperienza utente sarebbe a dir poco traumatica, poiché, cliccando sul bottone di checkout, nella pagina seguente verresti bombardato di informazioni con la richiesta di una miriade di azioni da compiere.

Proprio per evitare questo, Amazon suddivide il processo di checkout in molteplici passaggi semplici e chiari. Ad ogni step ti viene chiesto di compiere una sola operazione per volta, che sia la scelta del metodo di pagamento o delle opzioni di consegna. In questo modo il processo risulta chiaro e semplice da compiere per gli utenti.

In parole povere, Amazon nell’UX Design del suo sito segue appieno la legge di Hick!

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