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Social Media Marketing su Facebook: pagare o non pagare?

Calendario30 novembre 2017

Redazione ABCRedazione ABC

Social Media Marketing su Facebook: pagare o non pagare?

Chiunque si sia trovato a gestire una Pagina Fan di Facebook avrà pensato almeno una volta: devo sponsorizzare i miei contenuti? Chi vedrà quello che pubblico se non pago? In effetti, sembra essere passata una vita da quando comparvero le prime Pagine e dal giorno in cui venne introdotta la possibilità di realizzare campagne pubblicitarie.

Ovviamente, si tratta dell'uovo di Colombo: Facebook con circa 2 miliardi di utenti è di gran lunga il social network più utilizzato ed è anche la piattaforma in cui si condivide il maggior numero di informazioni (residenza, stato sociale, interessi, attività). Queste due caratteristiche, unite al fatto che la maggior parte delle persone naviga su Facebook per intrattenersi e passare il proprio tempo libero, ha reso il social network l'ambiente ideale per promuovere la propria attività (o se stessi) con prezzi iper-competitivi: bastano pochi euro di sponsorizzazione per veicolare i propri contenuti su migliaia di persone.

Facebook punta così a incrementare il meccanismo: dal 2012 a oggi la portata (e cioè il numero di contatti che riescono a vedere un determinato contenuto) dei post si è ridotta sempre di più e dalle ultime statistiche sembrerebbe che un link, una foto, un video (con le dovute differenze) pubblicati da una pagina riescano a raggiungere solo il 6% dei fan. Una dinamica del genere obbliga così gestori e social media manager a sponsorizzare i propri contenuti per raggiungere risultati soddisfacenti.

I contenuti organici sono morti?

Verrebbe, quindi, da pensare che pubblicare senza investire neppure un euro sia una strategia non solo inutile ma anche dannosa (in termini di tempo, idee e risorse sprecate). A chi non è successo di passare anche più di un'ora per scegliere una foto, editarla, immaginare un copy vincente, selezionare una serie di emoji e, dopo aver finalmente pubblicato il post, racimolare una piccola manciata di like? Bene, se dopo aver visto i risultati non soddisfacenti si è subito pensato a Facebook che non veicola adeguatamente i contenuti, forse non ci si è fatti una buona analisi di coscienza: i contenuti organici infatti sono più vivi che mai. La case history dell'imprenditore ed esperto di marketing technology Dougas Karr riportata da Ninja Marketing infatti ci dice che il problema dei contenuti non sponsorizzati non sarebbe una "penalizzazione" imposta dall'algoritmo, ma il fatto che la maggior parte di essi sono inutili.

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Una concorrenza spietata

Negli ultimi anni infatti le Pagine Facebook si sono moltiplicate a vista d'occhio facendo aumentare sensibilmente la concorrenza sui post. Non è infatti un mistero che l'algoritmo di Facebook si sia evoluto fino a selezionare i contenuti che un utente vede in home in base a una serie di parametri tecnici e creativi che devono essere ottimizzati e bilanciati. Per questo diventa fondamentale creare post che non solo siano unici, utili e accattivanti, ma che posseggano anche dei requisiti qualitativi come giusta dimensione delle immagini, un'adeguata risoluzione, giusto rapporto tra testo e immagini, etc. Se tutto questo è vero (e vi assicuriamo che è vero), i contenuti organici sono ancora un'arma potentissima.

Social Media Marketing: una dieta equilibrata

Dopo questo discorso, cari aspiranti social media manager, non eliminate i vostri account pubblicitari. Le sponsorizzazioni sono infatti uno strumento imprescindibile in una corretta strategia di comunicazione su Facebook. Semplicemente, contenuti organici e sponsorizzati rispondo a logiche e funzioni diverse. Laddove infatti i contenuti organici servono a comprendere e rafforzare la propria audience, a innescare meccanismi di viralità, a creare una community e, perché no, a sperimentare nuove soluzioni; le sponsorizzazioni rispondono a esigenze che potremmo definire più quantitative come ad esempio incrementare il proprio pubblico oppure a ottenere risultati concreti nelle risposte a una determinata call to action.

Insomma, un buon social media manager ha tanto lavoro da fare, così come sono tanti i parametri e le variabili che deve tenere in considerazione nel momento in cui inizia una corretta strategia di comunicazione su Facebook. Noi in questo articolo abbiamo provato a darvi qualche suggerimento, ma se volete approfondire il tema e approcciare al mondo del lavoro digitale con le giuste competenze e conoscenze, potete iscrivervi al nostro Corso di Web Marketing Online.

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