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Come creare un brand e affermare l'identità visiva di un'azienda

Calendario09 luglio 2021

Redazione ABCRedazione ABC

Come creare un brand e affermare l'identità visiva di un'azienda

Che il vostro obiettivo sia lanciare un nuovo brand o operare il restyling di un brand esistente, questa guida potrà servirvi per costruire una visual identity forte e duratura.

Cos’è un brand e perché è importante

Per brand si intende il segno identificativo di un’azienda, l’insieme di tutte le caratteristiche fisiche e psicologiche che concorrono a creare l’immagine aziendale e le permettono di differenziarsi dalla concorrenza.

Secondo l’American Marketing Association il brand è: “un nome, termine, segno, simbolo, o disegno, o una combinazione di questi che mira a identificare i beni o i servizi di un venditore o un gruppo di venditori e a differenziarli da quelli dei concorrenti”. Ma il brand ha anche un ruolo relazionale con il proprio mercato di riferimento. Le persone attraverso il brand possono conoscere e riconoscere un’azienda, i suoi valori, il suo scopo e le sue peculiarità.

Il brand ha dunque vari aspetti, tra cui la corporate identity (tutto ciò che esprime personalità di un’azienda) e la visual identity (identità visiva dell’azienda).

Un’azienda per potersi presentare al pubblico necessità di disporre di un'immagine coordinata che sia coerente con la linea comunicativa aziendale. L’immagine coordinata non è altro che quell’insieme di elementi che concorrono alla progettazione dell’immagine dell’azienda.

L’immagine coordinata costituita da 4 elementi principali: marchio, logotipo, colori e forme, attorno a cui ruotano tutta una serie di altri elementi come il packaging, gli stampati, la segnaletica, etc.

Differenza tra marca e logo

Spesso si tende a confondere la marca con il logo. Si tratta però di due elementi ben distinti.

La marca è il brand con tutti i suoi valori, il modo in cui viene percepito dal pubblico. Si tratta di un concetto astratto che si costruisce nel tempo attraverso la comunicazione e la pubblicità.

Il logo è invece il nome o l’elemento grafico che rappresenta il prodotto o il servizio di un determinato brand. Prevede l’uso di un lettering ben preciso, che possa permettere al brand di essere identificabile e dunque di differenziarsi dalla concorrenza.

Come creare un brand

Nella creazione di un brand va stabilita innanzitutto la brand identity ovvero il modo in cui l’azienda vuole essere vista dagli altri. Per farlo bisogna definire una strategia e uno scopo: mission, valori, punti di forza. Specificare, cioè, cosa fai e perché lo fai.

Da qui può partire il progetto operativo vero e proprio: trasmetti il tuo messaggio e i tuoi valori facendo attenzione a cosa dici e a come lo dici. Rivolgiti a un target preciso, analizza la concorrenza (individua almeno 3 competitor), coinvolgi gli utenti.

È importante trasmettere un’identità visiva del brand, fatta di elementi grafici che aiutino le persone a ricordare e riconoscere. Così come è importante differenziarsi dai competitor, personalizzare il proprio prodotto e “lasciare il segno”.

Per creare un brand, il grafico, deve conoscere tutte le regole grafiche di base e collegare tutte le informazioni raccolte al fine di elaborare una strategia che possa portare a un risultato efficace, funzionale e creativo.

 

L’importanza della Brand Identity per un’azienda

Sviluppare una brand identity è essenziale per trasmettere la propria immagine, renderla riconoscibile al pubblico e posizionare il proprio marchio.

A tal proposito si parla anche di un altro importante concetto, quello di brand awareness.

Per brand awareness si intende la conoscenza, da parte dei consumatori, di una determinata marca. L’obiettivo è far sì che quest’ultimi, nella ricerca di un determinato prodotto o servizio, pensino al tuo brand.

Per individuare il livello di gradimento del consumatore verso un determinato marchio, viene preso come riferimento lo schema ideato da David Aaker, conosciuto come “Piramide di Aaker”. La piramide stabilisce 4 stadi:

  1. Assenza di conoscenza: il cliente non conosce minimamente il brand
  2. Conoscenza superficiale: il cliente conosce il brand ma solo superficialmente
  3. Conoscenza forte: il brand è conosciuto fortemente soprattutto da una determinata nicchia di utenti
  4. Top of mind: la marca è conosciuta ed è la prima che viene in mente quando si tratta di un determinato prodotto o servizio.

È possibile misurare la brand awareness aziendale online attraverso degli appositi strumenti. Tra i più diffusi abbiamo:

  • Google Analytics. Il servizio di Google, per analizzare il traffico che arriva sul proprio sito. Basterà creare una campagna di branding e misurare alcune metriche, come: impressioni, coinvolgimento del cliente e copertura e frequenza
  • Insight di Facebook. Attraverso gli insight di Facebook si potranno avere utili informazioni sulla notorietà del brand e intrecciarli con i risultati di Analytics per definire la giusta strategia di crescita
  • Monitorare le menzioni con Google Alert. Con Google Alert è possibile attivare degli alert con il nome della tua azienda o dei tuoi prodotti. Ogni qualvolta Google registrerà un articolo contenente quel tag, ti invierà una mail con i relativi articoli di riferimento. È possibile monitorare anche le menzioni sui social, tramite appositi strumenti di social media monitoring come Mention e Hootsuite.

Un brand efficace e ben sviluppato si traduce in un aumento delle vendite e in una fidelizzazione del cliente.

 

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